Ad una distanza di 500 m da Ajmer Dargah Sharif e a 1,5 km dalla stazione ferroviaria di Ajmer Junction, l'Adhai Din Ka Jhonpra è un'antica moschea situata vicino a Dargah Sharif nella città di Ajmer, nel Rajasthan. È una delle più antiche moschee dell'India e anche il monumento più antico sopravvissuto ad Ajmer. Il sito è ora gestito dal Servizio Archeologico dell'India.
Adhai Din Ka Jhopra, letteralmente significa 'capannone di due giorni e mezzo', è stato costruito da Qutbuddin Aibak, il primo Sultan di Delhi. Il sito di Adhai Din Ka Jhopra era in origine un collegio sanscrito commissionato da Vigraharaja IV, un re della dinastia Shakambhari Chauhan. Basandosi su un tablet trovato nel sito, l'edificio originale deve essere stato costruito prima del 1153 CE. Fu parzialmente distrutto e convertito in moschea da Qutbuddin Aibak per ordine di Muhammad Ghori nel 1192 DC. Fu completato nel 1199 CE e ulteriormente abbellito da Iltutmish di Delhi nel 1213 CE.
Adhai Din Ka Jhonpra è uno dei primi esempi di architettura indo-islamica ed è stato progettato da Abu Bakr di Herat. Costruita in muratura proveniente da templi indù e giainisti scomposti, la moschea è stata circondata da un muro a sette archi che è inciso con versetti del Corano. La moschea è entrata attraverso una semplice porta a nord, e alla sua destra si trova un minareto in rovina. Il cancello conduce a una scala che porta a una piccola torre da dove il muezzin (funzionario della moschea) chiamava i fedeli alla preghiera. La facciata anteriore è costituita da una serie di piccoli archi costruiti in pietra calcarea gialla. L'arco principale è fiancheggiato da sei archi più piccoli di origine araba in cui piccoli pannelli rettangolari permettevano un sistema di illuminazione, una caratteristica che si trova nelle antiche moschee arabe.
La moschea ha 10 cupole sostenute da 124 pilastri. Le pareti della sala principale sono cesellate in piccoli schermi per consentire l'ingresso della luce solare. L'interno della moschea è più simile a un tempio indù con una sala principale sostenuta da numerose colonne. Tre pilastri sono posti uno sopra l'altro mentre il tetto è sostenuto su campate quadrate. Le colonne sono di un design insolito, pesantemente decorato e abbastanza simile ai templi di roccia indù e giainista. Le loro basi sono grandi e bulbose, affusolate mentre guadagnano altezza. C'è una piccola iscrizione in sanscrito in cima al cancello principale che ricorda la vera origine di questo monumento storico.
Ajmer, the ‘Heart of Rajasthan’ or the ‘City of Unity’ is truly one of the most divine and stunning tourist places in Rajasthan. Guarded by the majestic Aravalli Mountains and located around 135km from Jaipur; the capital city of Rajasthan, this ancient city is a melting point of various castes, creeds, culture, and traditions.
Founded during the late 7th century A.D. by Ajayraj Chauhan, Ajmer was initially known as ‘Ajayamru’ (Local Meaning: Invincible Mountain) and was ruled majorly by the Chauhan Dynasty. Steeped with glimpses of history, the city witnessed several upbringing and downfalls along the course of time. Ruled by the Chauhans, Mughals, Marwar, Marathas, Rajputs, and British, Ajmer is a true testimony to Rajasthan’s golden past!
Whether a Hindu or a Muslim, devotees across the country visits Ajemr with equal devotion, faith and dedication. Being the base for visiting the holy land of Pushkar; only 14km away, and also the burial ground of profound Sufi saint Khwaja Moinuddin Hasan Chisti, the city witnesses a large number of pilgrims every year. Owing to this fact, it is regarded as one of the ideal ground where ‘Unity in Diversity’ and communal harmony can be witnessed in its best form.
In addition to all this, Ajmer is also known for Mayo College, which is regarded as the first school in India to incorporate British style of education in the country. Ajmer, in a nutshell, is more than just a famous tourist destination in Rajasthan. It is one such city where time slows down and ushers the hymns of Rajasthan’s bygone era!