New Delhi è la capitale dell’India: insieme a Old Delhi forma Delhi, un agglomerato enorme che, con 1483 kmq di superficie e più di 11 milioni di abitanti, è una delle città più popolose della terra. Old Delhi è un intricato groviglio di stradine affollate; New Delhi, la parte nuova, è tutta raccolta attorno al Parlamento del Paese. Sede delle principali università indiane.
Delhi, che secondo la leggenda, esiste da tremila anni, ha un grande passato storico e artistico. Connaught Place è il cuore pulsante della città, un enorme piazzale rotondo sede di gioiellerie, boutiques, banche e uffici di compagnie aeree. Nel sotterraneo Pallika Bazar, 400 negozi trattano gli articoli di importazione più richiesti dal mercato indiano. Il National Museum è il principale museo della capitale, dove sono esposti oggetti indiani che vanno dalla preistoria a oggi. L’edificio circolare all’estremità di Parliament Street, nei pressi del quale sorge il Palazzo del Governo (Rashtrapi Bhavan), ospita la Camera dei deputati. Immediatamente a sud sorge il quartiere diplomatico, Chanakyapuri, con le ambasciate ciascuna nello stile del proprio Paese. Il Mausoleo di Humayun rappresenta il primo esempio compiuto di tomba-giardino, cioè di quella sintesi tra arte funeraria e verde ornamentale che ha nel Taj Mahal di Agra la sua massima espressione.
Il complesso di Qutb Minar, una torre di arenaria rossa decorata con versetti coranici scolpiti, costituisce il più antico monumento musulmano di Delhi. Il Forte Rosso (Lal Quila), nella vecchia Delhi, è l’edificio più grande della dinastia moghul e si compone di numerosi palazzi e giardini. Un altro importante monumento della città vecchia è il Jami Masjid (Moschea del venerdì), costruita nel 1560. È la moschea più grande di Delhi e la terza nel mondo, ed è considerata il capolavoro dell’architettura religiosa moghul. Ancora oggi i fedeli si radunano a migliaia nel cortile interno per la preghiera.
Benares (in lingua hindi Varanasi) è una delle città più antiche della terra e come in nessun altro luogo vi si percepisce la religiosità dell’India. Oltre a essere la capitale spirituale dell’Induismo è anche vicina a Sarnath, meta di pellegrinaggio dei buddisti. Benares è per gli induisti ciò che La Mecca è per i musulmani: almeno una volta nella vita è doveroso visitarla e purificarsi nelle acque del Gange. Tutti i monumenti sono relativamente recenti perché la città è stata rasa al suolo più volte (l’ultima nel XVIII secolo). La maggiore attrazione della città non sono tuttavia i monumenti (anche se vale la pena di visitare il Tempio d’Oro di Vishwanath), ma le cerimonie indù sulle scalinate (ghat) che portano al Gange, il fiume sacro venerato come manifestazione della dea Ganga. I ghat affollatissimi si susseguono lungo la riva per cinque chilometri.
Bombay (in lingua hindi Mumbai), capitale dello Stato del Maharashtra, è una città estremamente popolosa. Il quartiere di Fort raccoglie i numerosi edifici di epoca coloniale come il Prince of Wales Museum e la Jehangir Art Gallery. Nagar Chowk è dominata dal Victoria Terminus, con la sua cupola neogotica, che si ispira alla St. Pankras Station di Londra. Il quartiere Colaba occupa l’estremità meridionale della penisola di Bombay; qui si concentrano i negozi e gli alberghi. Nel quartiere si trova il Gateway of India, il principale monumento cittadino, un incrocio tra un arco di trionfo romano e un palazzo arabo. La città vecchia è molto suggestiva, piena di bazar, come Crawford Market, il bazar dell’oro e dell’argento, o ancora il Benghi Bazar, detto anche "mercato dei ladri". Nei quartieri occidentali meritano una visita il Museo di Gandhi, dedicato alla lotta per l’indipendenza e al suo leader, e il Parco Kamala-Nehru.
Kolkata, nel Bengala Occidentale, è prima di tutto un luogo simbolico: la sua crescita incontrollata ne ha fatto l’emblema di una catastrofe sociale ed ecologica. Ma se si superano disagio e timore si scoprono bellezze impareggiabili. Calcutta è la capitale culturale dell’India. Il punto centrale della "città bianca" è il Benoy Bedal Dinesh Bagh, un gruppo di grandi edifici coloniali raccolti intorno a una fontana. Nell’edificio di mattoni rossi vivevano e abitavano i writers, i giovani impiegati della Compagnia delle Indie Orientali; oggi è la sede del Governo del Bengala Occidentale. Il principale monumento cittadino è il Victoria Memorial, costruito in onore della regina Vittoria, che unisce elementi rinascimentali e moghul. Impressionante il Tempio di Kalì, protettrice della città, che sorge 3 km a sud dell’Indian Museum.
Madras (in lingua hindi Chennai), capoluogo del Tamil Nadu, è una città relativamente giovane, attualmente una delle maggiori metropoli indiane. Non è particolarmente ricca di monumenti, ma si consiglia la visita al Fort St. George e al Fort Museum. Importanti anche St. Mary’s Church, la più vecchia chiesa anglicana dell’Asia, e il quartiere di Georgetown. Interessante pure il quartiere di Mylapore (città del Pavone) dove si staglia il tempio di Kapaleeshvarar, dedicato al culto di Shiva. Poco lontano si trova la Theosophical Society, un edificio circondato da un ampio parco che costituisce un’oasi di pace nella frenesia della città. Mount Road è la principale arteria cittadina; qui si affacciano numerosi negozi, banche, il Government Museum e l’Art Gallery, una bella costruzione indosaracena.
Jaipur, detta la "città rosa", è il capoluogo del Rajastan e grazie ai suoi favolosi palazzi è una delle principali mete turistiche dell’India. Il centro cittadino è difeso da un alto muro di cinta nel quale si aprono sette porte. Da vedere il complesso del City Palace, dove ancora oggi abita l’ex famiglia reale. Il Palazzo dei Venti è una facciata di cinque piani che rappresenta la cultura raijput: con le sue 900 finestre e finestrelle permetteva infatti alle tante donne rinchiuse nella corte del maharaja di osservare la vita delle strade. Jaipur è nota per le pietre preziose, che sono vendute a prezzi notevolmente inferiori rispetto all’Europa.
Agra è indissolubilmente legata al Taj Mahal, il più famoso monumento dell’India, visitato ogni anno da milioni di persone. La costruzione fu voluta dall’imperatore Shah Jahan per onorare la moglie morta di parto a 38 anni. L’artista del mausoleo è ignoto, ma sono evidenti gli influssi della tradizione moghul. L’altro importante monumento da visitare ad Agra è Il Forte Rosso, dove si trovano il Palazzo di Jehangir, in arenaria rossa, gli edifici residenziali, lo splendido giardino coltivato a vigna, la Torre ottagonale e la Sala delle Udienze, mentre la famosa Moschea delle Perle è chiusa da anni al pubblico